Tour de France 2019, la situazione dei big al via: chi per sfidare Froome e Thomas?
Il Tour de France 2019 avrà la sua parata di stelle. Se il Giro d’Italia ha saputo strappare numerose preferenze grazie ad un percorso sapientemente dosato da RCS Sport, cercando la giusta combinazione fra spettacolo e tradizione, cronometro e salite, impreviste e certezze, la Grande Boucle attira comunque grandi interessi, malgrado un tracciato che non ha del tutto convinto. Sia per quanto riguarda i corridori, addetti ai lavori che appassionati. Il prestigio della Grande Boucle è tuttavia sempre molto elevato e, malgrado la Corsa Rosa sia stata dichiarata da molti grandi obiettivo stagionale, “togliendo” così potenza alla grande rivale transalpina, grandi nomi sono attesi chiaramente anche al via di Bruxelles.
Si parte ovviamente dal campione uscente e dal plurivincitore delle ultime edizioni. Geraint Thomas e Chris Froome hanno ufficializzato la loro intenzione di fare della Maglia Gialla di Parigi il proprio grande obiettivo stagionale, senza temere la concorrenza interna alla ricerca di un risultato che per entrambi sarebbe storico. Al loro fianco il Team Sky schiererà una squadra come sempre di altissimo livello, nella quale non mancherà l’ex iridato Michal Kwiatkowski.
Non mancheranno ovviamente i rivali, anche se alcuni di questi hanno già annunciato che saranno prima in Italia. Tra questi spicca Tom Dumoulin (Team Sunweb), reduce dal doppio secondo posto ottenuto nel 2018, tuttavia incerto della sua presenza al contrario dei vari Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), spalleggiato per l’occasione da Rohan Dennis, e dall’astro emergente Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che si presenta tuttavia come terzo elemento di un tridente in cui la punta più affilata sembra essere Steven Kruijswijk, con George Bennett pronto a sua volta a colpire.
Altra squadra con quantomeno due uomini di assoluto valore sarà la Movistar, che si presenterà con Mikel Landa e Nairo Quintana per cercare di interrompere il dominio Sky. Supportati da Marc Soler, i due si presentano con un percorso molto diverso (Giro in precedenza per il basco, mentre il colombiano farà tutto in funzione del Tour), ma ambizioni molto alte dopo la parentesi non proprio brillante del 2018.
Tutto sulla Grande Boucle punta anche lo sfortunato Richie Porte, che alla Trek – Segafredo proverà a riscattare le sfortune delle ultime due edizioni, potendo contare su un gregario di lusso come Bauke Mollema. La corsa d’Oltralpe sarà anche il momento centrale della stagione di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che dopo le buone esperienze al Giro torna alla corsa di casa con grandi ambizioni, Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), per il quale il percorso sembra cucito su misura, nonché del danese Jakob Fuglsang, che conserva piena fiducia della Astana malgrado risultati non esaltanti (ma anche sfortunati) nelle ultime edizioni.
Praticamente certa anche la partecipazione di Dan Martin (UAE Team Emirates), così come di Emmanuel Buchmann (Bora-hansgrohe), corridori che in squadra avranno tuttavia velocisti di primissimo piano come Peter Sagan e Fernando Gaviria (nonché Alexander Kristoff), dovendo dunque fare maggiormente da soli. Per loro comunque possibile un ottimo piazzamento, così come per altri corridori come Enric Mas e Bob Jungels (Deceuninck-QuickStep), altra coppia molto interessante, che restando in tema di velocisti, potrebbe avere pressione alleggerita dalla presenza di Elia Viviani.
Tra le ruote veloci si attende partecipazione particolarmente ricca, con Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) che vorrà cercare di ripetere gli ottimi risultati di quest’anno, difendendosi dagli assalti dei vari Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), André Greipel (Fortuneo-Samsic), Mark Cavendish (Dimension Data), Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e Nacer Bouhanni (Cofidis).
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